mercoledì 27 giugno 2012


PARLAMENTARE CORAGGIOSO (E  INTELLIGENTE) CERCASI
Visto che in materia di riduzione dei compensi ai parlamentari di passi avanti se ne fanno pochi, occorre pensare al modo di riuscire nell’intento senza dover aspettare leggi e regolamenti, difficili da attuale e soprattutto chi sa quando.
Si dovrebbe, dunque,  trovare una scorciatoia, e basterebbe  che un parlamentare coraggioso e convinto che la solidarietà serve a fare delle buone opere e non a mantenere privilegi e benefici ormai intollerabili, dichiarasse di essere disposto a rinunciare ad una parte dei suoi compensi (di quanto? in Francia i ministri se li sono  ridotti  del 30% ma ci si potrebbe accontentare anche di un 25) chiedendo che i colleghi dichiarino PUBBLICAMENTE di essere disposti a fare altrettanto.  
A questo punto o gli altri si dicono d’accordo, e il problema è risolto, o, in caso contrario, l’elettorato, scandalizzato dal rifiuto del parlamentare renitente, gliela farebbe pagare,    alla prossima occasione, con una sicura sconfitta elettorale.  
Ma, si diceva, questo parlamentare modello  dovrebbe essere, oltre che coraggioso, anche intelligente: perché se sarebbe sommerso dai moccoli e dagli improperi che, sottovoce, i colleghi, costretti loro malgrado a questo gesto di generosità, gli farebbero pervenire, si vedrebbe però gratificato, alla prossima competizione  elettorale, da una tal valanga di voti da fargli meritare, senza spesa alcuna,   la sicura rielezione.
Che se poi il suo esempio fosse seguito da qualcun’altro di quelli che  siedono in altri scranni elettivi (nelle regioni, nelle province, nei  comuni e così via), quel parlamentare generoso (e avveduto) correrebbe il gradito rischio  di diventare una specie di eroe nazionale come Cavour, Mazzini e Garibaldi.     

                                                                                                          Giovanni Zannini

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