mercoledì 2 gennaio 2013

IL "KAMIKAZE" DI DIEPPE


Nell’agosto 1940 si verificò a Dieppe un episodio che va considerato alla stregua delle azioni suicide compiute dai “kamikaze” giapponesi durante la seconda guerra mondiale.
Già a quella data, dopo l’armistizio franco-tedesco del 22 giugno 1940 si stava organizzando in Francia la resistenza contro l’occupante germanico e quell’episodio clamoroso va inquadrato in questo contesto.
Un rimorchiatore al comando del capitano belga Joseph Godu – uomo carico di odio contro i nazisti che avevano violato il territorio belga per aggirare l’altrimenti inviolabile linea Maginot francese - con a bordo 36 soldati della Wermacht saltò in aria il giorno 23 all’inizio del canale d’ingresso del porto di Dieppe  ostruendolo, rendendolo impraticabile per molto tempo e arrecando così gran danno al nemico.
Incerto il motivo per cui quei soldati si trovassero a bordo del rimorchiatore.
Alcuni affermano che  Godu fosse stato comandato dall’autorità germanica ad effettuare il trasporto; altri, che egli avesse invitato quanti più militari possibile ad una gita in mare per godere di una fresca brezza in un’afosa giornata d’agosto.
Sta di fatto che, giunto nel luogo stabilito, il capitano non esitò ad azionare il comando che fece esplodere la sua nave perendo egli stesso, con il suo motorista Jean de Ruygk, assieme agli odiati soldati tedeschi.
Il fatto suscitò grande clamore e convinse molti altri patrioti francesi ad una guerriglia combattuta con coraggio e determinazione che diede un contributo notevole alla finale liberazione della Francia dall’invasore tedesco.
                                             Giovanni Zannini     

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