venerdì 24 gennaio 2014

UN "ANGOLO DEGLI ORATORI" NEL PARCO DI S.RITA A PADOVA?

Come molti sanno, a Londra, patria della democrazia, esiste nel grande parco di Hyde Park il cosiddetto “Angolo degli oratori” (“Speaker’s  Corner”) nel quale chiunque abbia  qualcosa da dire in qualsivoglia campo, politico, culturale, artistico o religioso che sia, può farlo, salendo su  tribunette esistenti in loco.  Ed è veramente esemplare il modo in cui la libertà di parola viene espressa in quel luogo in termini moderati, rispettosa degli altrui diritti, pacata anche nei frequenti contradditori condotti in maniera ordinata e senza sopraffazioni.
Questa interessante palestra di democrazia attira l’interesse di molte persone, ed è divenuto anche un richiamo turistico che viene assai di sovente inserito nei “tours” di visite a Londra.
Perchè, si suggerisce, non creare un “Angolo degli oratori” anche in  Padova nel quartiere  n. 5 - Padova sud-est?.                                                
Potrebbe costituire un’inedita scuola di democrazia dal vivo l’andare, la domenica mattina ad ascoltare, magari sorseggiando un caffè  o un aperitivo nell’antistante bar, nel parco di S.Rita, gli interventi di oratori improvvisati magari più saggi ed interessanti di quelli professionali ed anche, non sarebbe  male, con l’occasione, andare ad ascoltare la S.Messa nella vicina chiesa.
Non ci si nasconde il rischio di  incursioni di disturbatori o provocatori a turbare questa  tranquilla palestra di libertà, per cui la presenza discreta di un paio di vigili urbani (non ci sono quelli di quartiere?) in borghese, specie le prime volte,  sarebbe opportuna.
Che se poi, a causa dell’intemperanza di qualche intervento ai limiti del buon gusto o per contradditori troppo accesi, l’iniziativa dovesse fallire, non resterebbe che porvi fine, lasciando agli eventuali colpevoli  la responsabilità di aver sabotato un’iniziativa che andrebbe ad onore, per la sua originalità, del Consiglio di Quartiere che l’avesse intrapresa.
Iniziativa che, oltrettutto, avrebbe il vantaggio di costare poco o nulla, trattandosi solo di acquistare quattro o cinque tribunette, che, probabilmente, potrebbero anche essere offerte da qualche mobilificio (uno, in particolare, a tutti noto), che potrebbe accontentarsi,  come contropartita, di mettere ben in vista, su di esse, il proprio logo.
E allora? Il rischio è molto limitato, la spesa poca o nulla: perché non tentare?

                                                                                                                            Giovanni Zannini                                     

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